"Ma quello è proprio un genio!". Questa frase comincia ad andarmi sulle palle. Qual è il senso di questa affermazione? Spesso viene sputata da bocche aperte come fornaci che bruciano sentenze, che lanciano il dado senza passare per il via. Mi spiego. Chi può permettersi di riconoscere un genio? Basterebbe controbattere a questa affermazione dicendo "O forse sei tu che sei proprio stupido?", ma sarebbe fin troppo facile. Quindi invece di pensare a come viene riconosciuto il genio, basta pensare al quando. Le menti più illuminate - dai compositori ai pittori, dagli scultori agli scrittori - hanno visto legittimare il loro genio solo molto tempo dopo la loro morte (quindi non l'hanno visto affatto!). Tutto ciò perchè questi uomini sono spesso dei precursori, persone che parlano un linguaggio troppo innovativo per il loro tempo, artisti o scienziati già proiettati nel futuro. Per questo li chiamano "geni incompresi". La gente li riesce a capire e consacrare solo quando il loro operato fuori dal comune diventa comune. E questo richiede sempre molto, troppo tempo.
Quindi mi chiedo: come un ignaro ventenne, di fronte a una qualunque opera che sfugge al suo pensiero razionale e/o creativo, possa avere la presunzione di riconoscere il genio? Io penserei di essere indietro io, non avanti lui. Il tempo parlerà per l'artista, non mi permetterei mai di fare il lavoro del tempo.
Ovvio che secondo questo mio pensiero, gente come Dj Francesco o Enrico Papi potranno in un futuro essere riconosciuti quali geni incompresi del nostro tempo. Quindi approfittiamone ora per sfotterli, prima che sia troppo tardi.
Non ci sarebbe bisogno di geni se il mondo non fosse popolato da gente stupida.
"Cos'è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione!"
Il Perozzi "Amici Miei"
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