Mi dispiace perchè sono stato stupido. Non ho pensato a quel facevo e quel che ho fatto pensavo fosse giusto. Mi dispiace perchè sono stato egoista. Credevo di essere gentile, carino e invece sono riuscito solo a ferirti. Mi dispiace perchè sono storto. A volte parlo quando dovrei stare zitto, e non so aprire bocca quando c'è bisogno di una mia parola. Mi dispiace di continuare a rovinare sempre tutto. Di distruggere e ogni volta dover ricostruire quel fragile castello di carte che è questa situazione. Mi dispiace di essere cieco. Di non capire sempre quello di cui hai bisogno, con i sensi offuscati da questo sentimento. Mi dispiace doverlo scrivere qui, ma non ho un altro modo per farlo, e vederti diventa ogni giorno più difficile. Mi dispiace e spero che dimenticherai, e che darai un'altra possibilità a questo capoccione.

"Spero che la pioggia lavi via la nostra sfortuna..."
U2 "Eletrical Storm"


L'amore è ovunque. E' nell'aria che muove il nostro tempo. A volte soffia forte quell'aria, perchè l'amore è una passione che spazza via le nostre paure. E' nei gesti incontrollati, quasi casuali. Perchè l'amore va preso come viene, senza pensarci su. E' nelle voci sussurrate e in quelle urlate. Non importa quanto alta sia quella voce, l'amore è saper ascoltare anche nel silenzio. E' nei pugni chiusi di chi ha peccato. Sa essere sbagliato l'amore, ma non può essere dimenticato. E' nelle convinzioni di chi non si dà per vinto. L'amore lotta per stesso, per non morire. E' nel sangue che sporca il muro e la tua mano. Perchè l'amore che non ha amore sa essere rabbia. E' negli occhi vuoti di chi guarda l'orizzonte. Perchè l'amore che non ha amore sa essere solitudine E' tutto questo e tutto il resto. E' indescrivibile, come la nuovissima Coca Cola Zero! Coca Cola Zero: zero zucchero, zero coloranti, zero additivi, zero aromi. Praticamente, acqua sporca! Non ti drogare, scegli Coca Cola Zero!

"Scegli Coca Cola Zero!"
Simone Giambartolomei "Amore Anno Zero"

Mamma gli alieni! Entità oscure e raccapriccianti nella mia testa. Non ce le ho messe io, ovvio. Questi kolossal che si formano nel mio cervello sono frutto delle preziose e puzzose enunciazioni di chi ha a cuore il mio destino. Vampiresche incursioni nelle più nascoste feritoie della mente umana, a succhiare quel poco di ragione che ancora rimane nell'espressioni del mio pensare. Come sono ermetico oggi. Qualcuno può spiegarmi cosa ho detto?
Che bella giornata oggi. E' iniziata con un vento ansioso e incazzato, poi quel faccione radioso ha avuto la meglio. Bella come questa nottata, passata a cullarsi nel riflesso della luna sulla mia finestra. Un ombra lucida e splendente, quella luna che ti dice "Non ci pensare, io ci sono, malgrado tutto tutte le notti". Per questo la guardo sempre un poco prima di andare a dormire, prima che quel faccione me la porti via. Perché sebbene non possa raggiungerla, so che c'è la sua luce che m'accompagna quando è il momento di sognare. E mi sento meno solo. Chissà, forse è stata messa lì apposta. Perché sapessimo che anche nella più buia delle notti ci sarà un soffio di luce a vegliare su di noi.
Oggi tragedia a lavoro. Dopo che ieri ho dato buca a tutti all'insegna del "Dormire è fico!", oggi mi ritrovo a dover rincorrere brief e account sotto lo sguardo spietato e critico del mio "Tutor". Ma dove siamo? Al CEPU? Meno male che è venerdì e domani è già week-end. Che passerò all'Auchan, ma almeno la mattina è libera. Che culo eh?
Ieri si parlava di vacanze. Ovviamente niente di attendibile, siamo tutti fanfaroni. Andiamo, facciamo, partiamo, poi tutti a casa a fare la calza. Comunque dai nostri deliri organizzati è uscito fuori un viaggio ad Amsterdam e una settimana di campeggio in Puglia. Me l'immagino ad Amsterdam, vista che è già partita la tangente per i funghetti. Guarda se non mi tocca passare le vacanze ad imboccare dei vegetali.
La vita è bella così com'è. Brutta.

"Quando ti senti come se fossi esaurita e il buio vince su di te, tesoro, non sei sola..."
Michael Bublè "Lost"

Posto o non posto? Questo è il dilemma. Ma sì, alla fine sto sempre qui a rompere le palle, soprattutto a me stesso. Avrei così tanto da scrivere sulle mie personalità multiple, ma questo non è il post adatto. Al massimo posso dire questo: sono veramente un cazzone. Ma un cazzone di una portata spropositata. Che fesso, ancora faccio le cazzate di sempre. Ancora a sputare parole guidato dai sentimenti. Dalla rabbia, dall'amore (che di recente coincidono), dalla paura, dall'ingenuità. Sempre e comunque con quella dose di idiozia che manda a puttane ogni mio buono proposito. Che palle cercare d'essere perfetti e capire che è inutile. Anzi, controproducente. Anche perchè perfetto non lo sono ed è normale fallisca nel provarci. Ma che devo fare? Ramazzare la stanza con una scopa in culo?
Poi che sfigatello! Sono amorfo, non mi muovo, nel perenne timore di sbagliare. Anche perchè quando mi muovo alla fine sbaglio. Non ci capisco più niente. Voi capite? Lasciate un commento, sono graditi consigli.
Ero felice fino un'ora fa. Tanto, di tutto. Anche di quello che non andava bene, perchè ero fiducioso, speranzoso che tutto si risolvesse. E forse è quello il mio problema: aspettare che tutto si risolva da sé. Visto, sono un cazzone. Invece di fare col rischio di disfare sto qua in attesa che la felicità mi cada in braccio dal cielo. Ma è che io sono così, non mi piace dare fastidio, non voglio essere un peso. Al grido di "meglio soffrire io che altri". Più che grido, un urlo disperato. Ma alla fine diciamocelo: ma agli altri, ma che cazzo gliene frega!
Muoviti cazzone! Continuo a ripetermelo. Come continuo a ripetermi se è giusto, non solo per me intendo. Che palle quest'apatia, questo eterno torpore. Non sono radioso oggi, stavolta il regalo è andato a male. M'ero ripromesso di farla finita, e poi ci sono ricascato. Che ci posso fare? Sono un cazzone! Però carino dai.
Mo ci manca che posto una poesia o una canzone. Basta, parliamo di stupidate. Non quelle che faccio io, cambiamo genere. Sono le 4.00, sono incazzato nero, ma che ci sarà da ridere? Non forziamo la mano, lasciamoci prendere dalla scrittura. Se è questo quello che esce, così sia. E stasera di cazzeggiare non mi va.
Ognuno si sceglie il proprio destino ma com'è difficile incrociarlo con quello degli altri.

"Bisogna prima alzarsi per poi ricadere giù..."
George Michael "Fastlove"

Che giornata fantastica! Ieri intendo. Inaspettatamente nel pomeriggio mi arriva una chiamata: era in allestimento una serata con i vecchi compagni del liceo. Problematica e un pò fuori i miei orari, lascio detto che ci avrei pensato, anche se nella mia testa ero già lì. Infatti, alle 22.30 di sera preparo i bagagli e m'imbarco per un viaggio di 70 Km, destinazione Paliano. Ne è valsa la pena rivederli tutti, forse cambiati, certo un po' diversi ma con la voglia ancora di cazzeggiare. La serata è filata liscia, col solito clima allegro/scanzonato, tra sigarette (abbastanza), birra (poca) e Pro Evolution Soccer (tanto). La coppia d'oro siamo ancora io e Matteo, in barba a JoB e JoS che è un grande finchè si tratta di insultare lo schermo, ma che poi lascia mestamente il divano tra le più imprevedibili imprecazioni. Distrutto anche Phonçio, che sul campo vero è eccezionale, ma qui sull'erba multipoligonale l'ha sudata e l'ha persa. Ultima pratica, con la nostra squadra ai limiti della decenza causa infortuni (ha giocato Esposito, ho detto tutto), i diavoli milanisti capitanati da Chester, rispediti a calci nel culo negli inferi. A parte il feroce agonismo, ieri sono stato benissimo, è stata una giornata fantastica. Tutta, non solo la sera.
Oggi? Oggi penso che si ride di meno. Spero siano solo supposizioni di una mente deviata, ma questa cosa non mi lascia indifferente. Domani vedremo se c'è da preoccuparsi, ma intanto mi tiro avanti col lavoro.
Tutti contro tutti perchè non c'è soluzione. Tutti con tutti perchè è l'unica alternativa.

"......"
Marcel Marceau

Mi sento carino! Oh, così carino. Mi sento carino, arguto e radioso! E ho pietà per tutte le ragazze che non sono me stasera. Ragazze? Un momento, va bene l'atmosfera gioiosa alla "West Side Story", ma forse questa canzone non mi calza a pennello. Solo nelle intenzioni, che non è poco. Comunque sono carino è la traduzione letterale di "pretty", inteso come allegro, felice. Perché mi sento tutto fuorché carino di questo periodo. Questo nuovo stile di vita mi porta a lasciarmi un po' andare, e questo non va bene. No no, non va bene. Da domani ci mettiamo a dieta come Christian Bale per le riprese de "L'uomo senza sonno": una mela e una scatoletta di tonno al giorno, e via trenta chili. Tanto a me basta toglierne cinque. Quindi insieme al tonno ci posso mangiare anche un filone di pane. O no?
Però mi sento arguto. Ma sì mi sento sveglio, pronto, scattante. Datemi un letto e vedete che scatto: doccia, barba, denti e pigiama in 7,2 secondi, assicurato. Ho un'arguzia addosso che non riesco a capire quello che mi succede intorno. Non rispondo, non colgo; mi perdo le parole per strada, le mie e quelle degli altri. Speriamo qualcuno le ritrovi, tanto sapete dove spedirle.
E che dire del radioso? No quello sì, davvero. Sono radioso e contento, a parte gli acciacchi. Ad esempio oggi ho fatto un regalo ed è una cosa che mi piace troppo, soprattutto a chi dico io. E' bello vedere un'altra persona contenta e sapere che quella piccola felicità l'hai provocata tu. E' bello e puoi metterlo nel curriculum, fa sempre la sua porca figura. Poi oggi è il compleanno di mia nonna, quindi stasera mega-festino da lei. No, non è vero. Siamo tre persone, ma a una certa età bisogna avere al proprio fianco solo le persone che ti vogliono veramente bene. Anzi, a tutte le età sarebbe ancora meglio.
A conti fatti insomma, ne abbiamo una su tre. Via "carino" e "arguto", rimane "radioso". E lo sarò ancora di più. Spero.
Quando entra il sole nella tua vita è inutile cercare di spengere la luce.

"O questa donna è un uomo o si tratta del più grande caso di emorroidi mai visto!"
Jim Carrey/Ace Ventura "Ace Ventura: l'acchiappanimali"

Famose una chiacchiera! Come sto? Bene, non c’è male. Tu? Io anche, idiota, siamo la stessa persona! Insomma che racconti? Ma niente, sto davanti al Mac, sul mio blog a postare non so cosa. La verità è che neanche mi andava di scrivere (e forse s’è capito). Così invece di occupare meglio il mio tempo (che è più stretto del davanzale della Tatangelo) sto qui a cazzeggiare su internet. Proviamo a dare un senso al prossimo periodo. Ti va?
Sono due giorni che splende il sole un po’ ovunque: sulle strade, sul giardino di fronte casa (mia?), sulla testa, sul mio tempo e sulle mie paure. Insomma, batte dove ci contavo un po’ (questa dove l’ho già sentita?).
Alla luce di questo sole ridefinisco le mie priorità. Una di queste mi era sfuggita, ma un mio caro compagno di vita me l’ha ricordata di recente. Tra amore e lavoro dimenticavo la mia vera missione, la vera e unica, quella che ha originato quello che leggete ora e che avete letto in tutte le sue forme. Mi ero dimenticato il Liechtenstein! Sarò ancora in tempo?

"Quanto pesa una lacrima? La lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra."
Gianni Rodari "Favole al telefono"


Cotonato io? Capisco che la prima impressione è questa ma giuro che non esercito forzature sulla mia capigliatura. Nessun miracoloso intruglio o magico unguento ammorbidente. Questo pandorino che porto in testa è tutta roba naturale, come mamma l'ha fatti. Non sono passati neanche due mesi da quando l'ho tagliati, dopo quasi due anni di sacrifici per farli allungare, meta un'improbabile acconciatura rasta. Come al solito mi sono stufato presto (ma neanche troppo) e come tutti gli obbiettivi che mi prefiggo anche questo ha lasciato il tempo che trova. Ora sono tornato al tipico taglio anni ottanta, un pò George Michael, un pò Dura Duran. Penso che qualcuno concimi la mia testa durante il sonno, oppure che riempa d'ormoni la pasta a mia insaputa. Non si spiegherebbe altrimenti questa crescita incontrollabile. Poi io lo so come sono fatto: pigro e poco interessato al mio aspetto fisico (o come direbbe mio fratello "ad acchittarmi"). Con questa giungla pluviale che mi persevera in testa, il taglio dei capelli dovrebbe avere per me la stessa frequenza della santa messa.
Alla fine mi piacciono: arruffati, scompigliati, morbidi. Ci posso nascondere i miei risparmi, altro che materasso.
Ogni capello bianco è un sogno che non si è avverato.

"Non voglio più chiedere scusa se sulla testa porto questa specie di medusa o foresta, non è soltanto un segno di protesta ma è un rifugio per gli insetti, un nido per gli uccelli che si amano tranquilli fra i miei pensieri..."
Niccolò Fabi "Capelli"

Che sonno! Adesso so che si può vivere anche con un occhio solo. Non da guercio, intendo un occhio sveglio e l'altro nel mondo dei sogni. A turno un'umana intermittenza tra veglia e riposo. E' da un pò che campo così, capo chino e gesti lenti. Vado avanti sognando ad occhi aperti un letto nel qual sognare ad occhi chiusi. Che poi i sogni son sempre uguali a quelli che faccio di giorno.
Che stanchezza, quanto pesano le proprie scelte. E quanto pesa uno stile di vita decente. Non è che mi lamento, per carità. Sono contento di essere uno zombie alla fin fine. Sono meno schizzignoso sul cibo, questo è un vantaggio.
Vita sociale quasi azzerata, via il vizio del sonno, pasti frugali, eterna spossatezza, esistenza errante come mai prima d'ora. Fico, se avessi un destriero e un fedele scudiero al mio fianco. In verità sono sempre quello di prima, che però ora vive tre vite parallele. Tre vite delle quali non voglio fare a meno. Mi dispiacerebbe abbandornarle, ci sono affezionato, praticamente le ho viste crescere.
Ma guarda tu se non si decide. Ormai ci penso nei ritagli di tempo, faccio del mio meglio. Però l'attesa è veramente snervante. Poi va a finire che è il mio turno e il botteghino è già chiuso. "Serviamo il numero 23". "Eccomi", faccio io. Trrrrr, e giù le tendine. E mi tocca aspettare la prossima eclissi.

"Questa sera se non avrò sonno, ne approfitterò per dormire un pò"
Pierluigi Cavarra