Tempi duri per i troppo buoni. Recitava così una pubblicità dei Ringo qualche anno fa, e mai headline fu così profetica. Perché qui il buonismo non ci dà il pane ma solo mazzate sui denti. Eppure si va avanti per la nostra strada. La mia è ricoperta di brecciolino, maledetta la ditta che l'ha presa in appalto, e a ogni passo mi sembra di affondare. Ma poi m'accorgo che c'è ancora la terra sotto i miei piedi e continuo il cammino come nulla fosse. Menefreghista, irresponsabile, non so, fate voi. Alla fine mi piace dovermela fare a piedi e mando affanculo quelli che sfrecciano sulla strada della vita con i loro ghepardi a due ruote. Mi piace sudarmela, ma arrivare a fine giornata con un sorriso sulle labbra. Un po' felice, un po' ebete. Certo, aspetto di arrivare a fine giornata ridendo a crepapelle ma per quello c'è tempo.
C'è ancora tempo per trovare quello che manca nella mia valigia. C'è una camicia un po' sgualcita, con la quale sono nato. Una penna e molti fogli riempiti solo a metà. Ci sono tante foto, tante quanti i ricordi che ho stampati in mente. Poi un intrusore anale, per abituarmi a prenderlo in quel posto. C'è quasi tutto, c'è ancora posto ma non basterà mai e non ci entrerà mai tutto.
So che mi basta poco e potrò partire. Mi mancano solo un paio di ali e potrò volare via. So anche dove rimediarle, ma la fila al check-in sembra interminabile. Così continuo a quota bassa, si sta abbastanza bene. Tira un brezza fresca e una boccata d'aria è quello di cui ho bisogno ora.
Quando ti senti soffocare, per sopravvivere basta un pò d'ossigeno. Ma per vivere?
"Basta conoscersi e sapersi accontentare; e in questo io, modestamente, sono sempre stato un grande perchè per vivere a me non serve niente, solo aria. Soltanto aria..." Daniele Silvestri "Aria"
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