Tutta la vita davanti. E' un ottimo film e lo cito per una sua scena. Più precisamente quella che apre il film. La protagonista (a mio avviso bellissima, Isabella Ragonese) ci racconta di una delle sue fantasie: s'immagina la gente per le strade, sugli autobus e nelle macchine cominciare a ballare all'unisono a ritmo di musica. Niente di che, se non fosse che è la stessa cosa a cui penso io, ogni benedetta mattina mentre prendo la Metro A, direzione Lepanto. Con il mio Ipod a portata d'orecchie, ogni mattina ascolto una diversa colonna sonora di questa mia stramba fantasia. Quelle che preferisco sono le hit degli anni ottanta, e la musica folk/rock, soprattutto negli orari di punta quando si può pogare alla grande. Stamattina è toccato a "I want your sex", ed era bellissimo immaginare quella vecchina coi capelli biondi avvinghiata alla sbarra di ferro, mentre agitava la borsetta tra i passeggeri increduli. Chissà se là dentro la gente si chiede perchè sorrido come un deficente?
Ho tagliato i capelli. Ogni volta per me è un evento, una rivoluzione. Odio farlo, ma fino ieri sembrava avessi vissuto per mesi relegato in un'isola deserta. Poi ho deciso, sono andato dal giardiniere per potare e alla fine mi sono seduto. Ma è normale che ogni volta che mi fanno lo shampoo io entri in catalessi? Troppo rilassante. Insomma, al taglio c'era questa specie di ibrido, tra Anna Oxa e Annalisa Minetti, che mi ha fatto un'acconciatura da brivido, anzi, da tutti i brividi del mondo. Nel senso che appena alzato avevo i capelli come Jim Carrey in "Scemo e + Scemo". Ho pagato, sono uscito e li ho arruffati per evitare figure di merda. Ora ho capito cos'è che aveva della Minetti.
Pensavo l'altro giorno al ridere e al sorridere. C'è una bella differenza. Si può ridere quando si è infelici, anche di gusto, ma non si può sorridere. Parlo di quel sorriso che rende bella qualunque persona, quello che si legge negli occhi. Conosco persone che si sforzano di sorridere ma che non riescono a nascondere la tristezza nei loro occhi. Il sorriso ha una magia, una delicatezza unica che lo allontana anni luce dalla goliardica risata. Alla faccia di chi si circonda di persone che fanno e sanno ridere, ma che non sanno cosa sia un sorriso sincero.
La risata per dimenticare i problemi, il sorriso quando non ne hai.

"Mi piace che mi grandini sul viso la fitta sassaiola dell'ingiuria, che agguanto per sentirmi vivo al guscio della mia capigliatura"
Angelo Branduardi "Confessioni di un malandrino"

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' arrivato il momento di vendicarmi! Che ti hanno fatto i capelli a scodella?? IHih... ;)

JimGiamba ha detto...

Essì... mi mancava il dente nero e la faccia da idiota... cioè mi mancava solo il dente nero! :D