Ricordi

Le acque del fiume erano tutt'altro che terse. Narciso stesso avrebbe versato lacrime specchiandosi nella corrente, che riusciva a portarsi dietro tutto fuorché i pensieri che affollavano la mente di quel ragazzo. Camminava a passo lento lungo il sentiero, un po' per stanchezza, un po' per la sua innata pigrizia. Era a pochi metri dalla riva e a vederlo così, a testa bassa, sembrava assorto ad ascoltare il gorgoglio delle piccole onde che increspavano le acque. Sembrava solo. Ma bastava voltare lo sguardo un po' più a destra per vedere tutti i suoi amici, che si agitavano e ridevano. Lui era una macchia lì in mezzo, sporcava con la sua camminata stanca il vigore di quel piccolo gruppo di ragazzotti. Eppure era lì, chissà perché. Forse perché il miglior metodo per dimenticare è non pensare, e dicono che basti fare altro per riuscirci. Lui in quel momento pensava quanto fosse stupido cercare di dimenticare. Pensava alle acque, che erano sempre state lì, ma non si erano mai fermate. Pensava agli amici, che sono tutto quello che un uomo può avere, prima che una donna te li porti via. Pensava a quel sentiero, il ricordo di lunghe passeggiate a parlare per cercare di comprendere, a restare in silenzio per imparare a capirsi. E quel fiume sempre lì, al loro fianco ad annuire. Poi tutto improvvisamente sparì. Tutto in verità restò dov'era, ma nella sua mente non aveva più importanza. Sentiva la mano di lei stringere la sua. Non dovette neanche girare la testa per vederla, gli bastò sentirla per sapere che c'era. Aveva mille domande per la testa, ma evitò di guardarla negli occhi per il timore di trovarci tutte le risposte. Alla fine disse "Dove sei ora?". Gli chiese questo. Glielo chiese sapendo che questo non avrebbe cambiato nulla. Lei non rispose. Ma col suo sguardo avvolse tutto quello che era lì intorno. Lui lo sentì, e come in quei loro silenzi andati, riuscì a capire il senso. In quello stesso momento la sua mano si sciolse in lacrime in quella di lui, e tutto intorno apparve quello che lei aveva lasciato. E che lui sapeva non aveva lasciato affatto.

Ti voglio bene. Ovunque tu sia e non sia.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Che storia è questa? Non vedo un lieto fine, un finale a sorpresa... forse occorre solo un punto. Basta.
Basta? Probabilmente hai ragione, forse no. Io passerei comunque a un altro capitolo.

Al prossimo tramezzino

G.

JimGiamba ha detto...

Non ha bisogno di lieto fine, nè di finali a sorpresa. E' scritta solo per non dimenticare. Ma forse non stiamo parlando della stessa cosa. Ciao anonimo/a G.