Scatafascio. Un'altro giorno come questi due passati e sono pronto a diventare sabbia per gatti. Ma di che parlo chiederete voi ingenui lettori/lettrici? Fate i bravi, lasciate che mi spieghi. Martedì festa di compleanno. Ma non una cosa tranzolla, perché tutto è cominciato con l'idea ben precisa di farsi del male. E così è stato, fedeli alla linea del vino. Piccola divagazione: cos'è la linea del vino? Non lo so, l'ho inventata adesso, ma provo a giustificare le mie parole sparate a cazzo. La linea del vino è come un confine tra due mondi: da questa parte la gente è calma e cosciente delle proprie azioni, ma appena la si supera sembra d'essere entrati in un tunnel psichedelico di rincoglionimento e ilarità generale. Per questo oltre la linea puoi vedere gente che ride e scherza ma non sa perchè, mentre quelli al di qua della linea ridono e scherzano ugualmente ma con adosso quel pudore che li rende un pò piatti. La cosa migliore sarebbe restare in bilico su quella striscia, e come un funambolo guardare sia a destra che a sinistra per cercare di non cadere. Il problema è che quella linea è sottilissima. Quindi tanto vale lanciarsi. Torniamo a noi. La serata compleanno si è ripartita tra aperitivo, vineria, pub e locale al pigneto con musica anni '60. Ci siamo così trovati più brilli che mai a ballare "Con le pinne, il fucile e gli occhiali", "Abbronzatissima" e voi potete immaginare cosa. La serata si è conclusa con un classico: panino da Orfeo alle quattro di notte. Imperdibile la scena di me che mi faccio duecento metri sull'asfalto fresco mentre un addetto dell'ANAS mi urla disperato di cambiare corsia e conclude l'enciclica con un sonoro "Vaffanculo"! Tante altre cose da raccontare, ma non sono più brillo e ora ho anch'io addosso quel pudore che mi salverà da altre figurine di merda.
Ieri invece è stato un pò diverso, anche dal punto di vista alcolico c'è stato un calo. Il calo non c'è stato invece se si parla di pura, genuina e innocente follia. Si è partiti di nuovo con l'aperitivo per finire poi a San Lorenzo, di preciso "Cocorico". Si è cantato a squarciagola e ballato a squarciagola (laddove fosse possibile). Sudati, unti e bisunti, stanchi ma felici. L'ultima volta che ho "karaokato" non la ricordavo così appagante. Sarà che quella sera c'era una persona che ho scoperto speciale, e a me le persone speciali mi fanno stare bene: "Ricominciamooooooo"!

"Ma questo è dedicato a te, alla tua lucente armonia. Sei immensamente Giulia!"
Io, Alan, Fabio "Dedicato a te"

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