Neanche il tempo di dormire. Così ho vissuto, quando ce n'è stato bisogno. Sempre di corsa, sempre ad un metro da terra. Sempre in ritardo, e forse per questo avevo bisogno di correre. Con una mano in tasca a scegliere la mia colonna sonora e l'altra a tenere la mia borsa, troppo pesante per le sole mie tre spalle. Ho camminato dove non c'erano strade da percorrere, ho viaggiato su treni che correvano a ritroso. Ho saltato fossi pieni di niente, li ho superati con le mie gambe, non necessariamente entrambe. Ho riso quando c'era da piangere, ho lasciato il divertimento ad altri quando c'era da ridere. Troppo spesso mi sono perso per poi ritrovarmi dove mi ero lasciato. E tutte quelle volte che ho perso ho sempre vinto. Ho battuto la testa dove doveva battere il cuore. E il cuore non mi ha mai lasciato, nonostante ce l'abbia con me. Su ogni errore fatto per sbaglio ho messo una pietra, e tutto quel che mi è rimasto è questo splendido castello. Ho sputato in faccia all'odio, gli ho sputato tutto l'amore che avevo. Sono riuscito a fare quello che non avevo voglia di fare, nessuna volontà incredibile, solo fortuna. Ma ho cercato disperatamente quella fortuna e non l'ho mai tradita. Come non ho mai tradito me stesso, perché non me lo sarei mai perdonato.
Tutto questo l'ho fatto per me, solo per me. Ma non ho ancora trovato quello che sto cercando.

"Occhio!"
Andrea Bocelli

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Senti Cinzia mi sa che a te mentre portavi gioia nelle mutande dei maschietti la notte ti hanno pestata di botte e reso non vedente e rallentata mentalmente.Ergo ti riporto qui il link del mio VISIBILISSIMO blog:

http://copywritercopyg.splinder.com/

Per quanto riguarda il tuo che dire?? Lo trovo brillante anche se ne ho letto forse 1/1000000esimo :-) un bacio giuly

JimGiamba ha detto...

WOW! Cos'è? Un rap???

"... la notte
ti hanno pestata di botte
e reso non vedente
e rallentata mentalmente."

Ma allora sei proprio forte!

Grazie per la visita, torna quando vuoi tanto qui è sempre aperto :)
Baciuz