Eppure rido. Perché, in fondo, chi me lo fa fare a piangere? No, questa vita è un paradosso, mi paria addosso neanche fossi un pària disperso (sì lo so, 'sta frase fa molto Caparezza). Io comunque, rispondo di conseguenza. Rido, anche stupidamente, anche a costo di sembrare un cazzone. Perché so che lo sembro, e non dirò che vi sbagliate. Io sono un cazzone, lo ammetto. Il punto è che non sono solo un cazzone. Però mi piace farlo, e non mostrare il resto, tanto chi vuole e può sa vedere oltre la palla rossa sul mio naso.
A proposito di vedere, parliamo degli occhi. Queste due sfere, bulbi molto più che terreni, azzarderei un ultraterreni, che a volte vedono molto più di quanto ci sia da guardare. Io non so se so leggere il linguaggio degli occhi, so di certo che non è facile e che sapere di poter sbagliare è indiscutibilmente utile. E' vero che alcuni occhi sono come un firma che riconosceresti ovunque: il timbro su un assegno in bianco con cui ti ha liquidato il tuo amore, il segno nero che conclude il contratto con le tue amicizie, il ricordo a penna su d'una foto ingiallita di un tempo lontano. Io un paio di occhi li conosco, credo. E mi fa male vederci ipocrisie e falsità, amori rinnegati e tradimenti celati all'ombra del pensiero. Spero che sia uno dei miei film, l'ennesimo. Di certo, questo è un film da Oscar.
Cosa faccio? Resisto o desisto? Io provo a resistere, finché non arriverà un buon motivo per cedere allo stupido Cupido, perché io le motivazioni me le sono sparate tutte e la cartuccia del mio cuore langue.

"La vita è un'abitudine farcita di sorprese, è l'arte dei dettagli e delle attese..."
Enrico Ruggeri "I naviganti"

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Oh finalmente qualcuna che ti fa arrabbiare al posto mio.. Cmq secondo me non era un pipistrello!

JimGiamba ha detto...

Caro anonimo... ciert che non capisc' propr' nu cazz?!? Ma quant' si fess??? Cmq è vero non era un pipistrello, era un suricato... o forse un polletto???